Monte Palombino:creste sud. Si tratta di un percorso ad anello che si snoda dalla estremità ovest della bellissima Val Visdende nel Comelico bellunese. Segue vecchi sentieri militari del primo conflitto mondiale allora molto larghi e battuti. Frequenti passaggi tra trincee ed opere di guerra. La parte alta dell'itinerario si snoda su mulattiera (molto larga) scavata nella roccia e molto esposta, non adatta a chi soffre di vertigini.
Seguendo le indicazioni per Malga Londo e Malga Dignàs si parcheggia al park gratuito del bivio presso il ponte Ciadòn, dove vi sono i divieti di transito sulle piste forestali.(noi saliremo per una e scenderemo per l'altra)
Si segue in salita la stradina verso est con indicazioni per Malga Dignàs (agriturismo) che si raggiunge con strada talvolta asfaltata in meno di un'ora. Proseguendo oltre dopo aver compiuto quattro tornanti, lungo un rettilineo, sulla sx (ovest - m.1778) si distacca il sentiero segnato (tabella a dx su pino) che sale diagonalmente verso sud.( 20 min. dalla malga ).
Si segue il largo sentiero (segni CAI) sino ad una panoramica spalla erbosa a m. 1920 dove vi sono alcuni grandi massi e da quì si sale diagonalmente con moderata pendenza (traccia esile talvolta sommersa dalla vegetazione) su terreno aperto e già in vista del ghiaione e della sella che dovremo raggiungere. Puntando al margine sinistro del ghiaione senza mai oltrepassare la valletta sulla sx, si perviene alla quota di m. 2000 ad una sorgente. Ora il percorso è segnato anche con ometti -oltrechè segni CAI sui massi - e ci porta con pendenza più accentuata sino alla sella di m.2300 con buon panorama sulle rocciose cime dei Longerin, Val Melin, mentre sopra a nord, rocciose, le cime del M.Palombino e Cima Vallona. Ore 2 circa dal bivio della strada.
Proseguendo lungo l'ardita mulattiera (sent. n.142) che si snoda ancora in lieve salita verso sud, oltrepassando numerose trincee, appostamenti e ruderi si perviene al punto più alto del percorso a m. 2334 presso l'ingresso in cemento armato di un notevole sistema sotterraneo difensivo.
NB: L'ingresso in cemento armato porta dapprima ad un largo vano dal quale si dipartono tre gallerie che terminano con altrettante finestre in cemento per mitraglia che conrollavano sia il sottostante Passo del Palombino che la lunga dorsale del M.Spina e la Valle del Palombino. Ad ovest di questa cima larghi spiazzi per baraccamenti coperti defilati da nord denotano la grande presenza di truppe durante il primo conflitto mondiale.
Si scende per terreno aperto con ampi tornanti per larga mulattiera sino alla duplice sella del Palombino (sistema di trincee in cresta ancora ben visibile tra gli olmi) e, superata la prima larga sella si perviene al Passo del Palombino a m.2038 - ore 1 dalla sella di m.2300 (segnaletica su palo - bivio sentieri n. 142, 165, 167).
Si segue la stradina verso est (sent. n.167) per Malga Londo che diviene sempre più ampia scendendo e supera i ruderi di una malga a m.1800 sino al bivio di quota m.1730 (sent. 167-169).
Con stradina bianca e talvolta asfaltata, lasciata a sx la Malga Londo si perviene al park in circa ore 1.15 dal Passo del Palombino.
Ore 5.30 / 6.00 - dislivello m.1100 - Sviluppo km.13
Cartografia Tabacco n.01 - 1:25000 -Sappada S.Stefano Forni Avoltri GPS-WGS84
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