Senso orario – Km 50 – Dislivello 1800m – Altezza min. 1460m / max. 2166m
 

Giro cicloalpinistico che nonostante parta da quota 1500m porta ad un dislivello totale di 1700m toccando la cima più alta della Liguria, il monte Saccarello, in un ambiente quasi alpino.

Il giro corre lungo il confine italo-francese ed anche sul crinale di confine Liguria-Piemonte.

Spettacolare il panorama che si gode in ogni punto del percorso sulle valli sottostanti.

Prende il via da Colle Melosa che si raggiunge dal paese di Pigna, al rifugio Allavena. Il giro prosegue sulla strada militare che porta alla caserma visibile dal punto di partenza. In cima, si raggiunge il bivio che porta al balcone di Marta (W01)dove noi giriamo verso sinistra sul lato francese. Ci troviamo in un bel paesaggio alpino con una ampissima vista . Scendiamo lungo una pista coperta da soffici aghi di pino fino ad incrociare di nuovo la strada sterrata a quota 1600m. Proseguiamo in direzione Saccarello e la strada, che ricomincia a salire sempre sul versante francese, ci porta in cima con una lunga ma mai pendente salita. Giunti in cima al monte, alla statua del Redentore, proseguiamo dritti su bei saliscendi in quota, oltrepassiamo il rifugio S.Remo e, al cospetto del monte Frontè, all'altezza di una croce in pietra (W02), svoltiamo a destra, effettuando un tornante in salita per alcuni metri per poi trovare la divertente pista di discesa che ci porta ad incrociare la strada che da Triora sale sul Saccarello. Attraversata la piccola galleria(W03), si scende ancora per qualche minuto lungo la sterrata incrociata, per poi risalire fino a quota 1600m per proseguire dritti sul versante italiano fino in cima all'altezza della caserma incontrata all'inizio del giro.

I più temerari potranno seguire la traccia GPS e prendere la pista a sinistra (W04)che scende da dopo la caserma in un singletrail impegnativo fino al colle Melosa, gli altri riprenderanno la strada percorsa in salita per trovarsi di nuovo al punto di partenza.