Si lascia l'auto in località Ponte delle Cente (o delle Zente), quota 1.100 m nei pressi del Passo della Fricca, sull'omonima S.S. che collega la S.S. Valsugana agli Altopiani di Folgaria e Lavarone,
Da qui si imbocca il sentiero 439, ben segnalato, che sale ripidamente, prima attraverso un bosco misto di faggi e abeti e poi attraverso uma macchia di pino mugo e rododendro, verso le cime del Monte Cornetto.
Lungo il percorso, vari punti panoramici consentono di apprezzare alle nostre spalle una corona di monti, che va dal Pizzo di Vezzena alle cime dell'altopiano di Asiago, al massiccio di Rava -Cima d'Asta, ai Lagorai, alle Vette Feltrine e Pale di San Martino.
Dopo circa due ore e mezzo di salita, poco a valle della cima del Cornetto (2.060 m), si incrocia il sentiero 425 proveniente da Folgaria e che conduce verso il Becco di Filadonna.
Di fronte a noi, in direzione Ovest, si apre un nuovo spettacolare panorama sulla Valle dell'Adige e sulle retrostanti cime: dal Baldo al Bondone, dalle Dolomiti di Brenta all'Adamello - Presanella, all'Ortles - Cevedale e oltre a perdita d'occhio.
Passata la seconda cima del Cornetto ci troviamo ad un bivio:
- il segnavia 425 prosegue sulla sinistra in leggera discesa per poi risalire a ridosso della vetta del Becco di Filadonna.
- sulla destra un sentiero non numerato, ma ben tracciato, ci conduce al medesimo traguardo lungo le creste che separano il Cornetto ed il Becco di Filadonna. Questo secondo tracciato è leggermente più faticoso per i numerosi saliscendi, ma decisamente più gratificante dal punto di vista paesaggistico, dato che ci permette di godere per tutta la sua lunghezza di un panorama praticamente a 360 gradi.
Proseguendo lungo il sentiero delle creste, in località Busa delle Zòle (2.070 m) si incrocia il sentiero 442 che sale dal Rifugio Casarota e, poco più avanti il sentiero 425 che avevamo lasciato in precedenza.
Siamo ormai a poche decine di metri dalla vetta del Becco di Filadonna, che si raggiunge rapidamente per facili roccette. Sulla sinistra possiamo ammirare le altre cime della Vigolana sotto le quali spicca il rosso fiammante dellomonimo Bivacco; sotto di noi il Lago di Caldonazzo.
Per la discesa ripercorriamo brevemente il sentiero dell'andata fino alla Busa delle Zòle; qui imbocchiamo il sentiero 442 che discende ripidamente verso il Rifugio Casarota (1.572 m). Un incendio sviluppatosi alcuni anni orsono ha completamente distrutto la macchia di mughi e rododendri, di cui restano solo gli scheletri anneriti. Il sentiero attraversa pertanto vaste distese erbose che fanno la gioia dei numerosi camosci che vi pascolano.
Si raggiunge il Rifugio in 1 / 1,5 ore; dopo una piacevole sosta in circa un'altra ora si raggiunge la S.S. della Fricca in località Bar del Sindech. Di qui in 5/10 minuti all'auto percorrendo la S.S. in direzione di Carbonare.
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