Lasciamo l’auto al parcheggio che si trova a sinistra sul tornante della Strada provinciale 130 in prossimità dell’abitato di Redagno di Sopra. Ci incamminiamo per la strada in direzione del centro di Redagno ma prendiamo dopo la curva la strada in salita a destra quindi ancora a destra verso Gasthaus Nigilhof. Continuiamo nella direzione del Maso Wolfi. Ci aspetta una breve salita e poi ci addentriamo in un bosco rado con segnavia n. 7 direzione Passo degli Oclini. Attraversiamo un ruscello e manteniamo la strada che verso la fine si impenna per agganciare la strada forestale Redagno – passo degli Oclini. Ora attraversiamo una zona molto aperta dove la tempesta Vaia ha sterminato tutti gli alberi. Evitiamo la prima deviazione a destra (Lommerweg) ma più avanti lasciamo la forestale che piega a sinistra per andare a destra lungo la Niederleg che viaggia al centro della piccola valle. Su un ponte di legno attraversiamo il rio Nero poi andiamo a sinistra e poco dopo a destra. Saliamo sull’ampia strada che porta alla Malga Isi. Sulla destra vediamo l’impianto di risalita di Doladizza. Continuiamo a guadagnare quota per ampie praterie in direzione del grande albergo Jochgrimm. Qui ci si può rifocillare. Ora invertiamo la direzione di marcia prendendo la strada sterrata che taglia l’ampio prato in direzione ovest (strada forestale Redagno di sopra - Gurndin) quindi scendiamo leggermente per superare la malga Gurndin. Qui, a destra) parte un sentiero panoramico per ammirare dall’alto la gola del Bletterbach. Si tratta di un canyon che mostra 250 milioni di anni di storia della Terra. La parte più profonda è costituita da roccia vulcanica (porfidi) su cui si sono depositate formazioni marine con conchiglie, chiocciole e ammoniti che vissero nei mari tropicali delle Dolomiti. Noi invece abbiamo continuato a scendere sull’ampia strada forestale con ampia curva abbiamo perso quota e poi per tornanti abbiamo seguito la comoda strada che si ricongiungerà con il percorso della salita in vicinanza del Maso Wolfi.