Lasciamo l’auto nella piazzola (sulla sinistra salendo da Lavis lungo la SS612) dove troviamo le indicazioni per la cantina Maso Belvedere e agritur Chalet Belvedere. Attraversiamo la strada asfaltata e camminando in direzione di Mosana troviamo sulla sinistra l’indicazione per Prissiano ma anche la freccia indicante il Cammino delle Terre Sospese. Percorriamo la strada campestre (non asfaltata), si sale sul colle poi dopo una breve discesa troviamo (a destra) il bivio con l’indicazione Cammino delle Terre Sospese. Ora saliamo su un tracciato ripido scalinato nel porfido camminando sullo spartiacque tra Val d’Adige e Val di Cembra. Dopo breve percorso prendiamo la strada asfaltata che ci porta sul versante della Val di Cembra. Scendiamo per un centinaio di metri per poi prendere a sinistra il Sentiero della Rosa. Il nome deriva dalla via che i pellegrini e i viandanti percorrevano in passato per raggiungere il borgo di Ville di Giovo con Castel Giovo partendo dalla piana dell'Adige. Il castello signorile viene anche detto "della Rosa" per la presenza sulla torre di guardia dello stemma recante l'incisione di una rosa. Si sale leggermente poi in piano, quini leggera discesa per arrivare alla chiesetta di San Giorgio dopo aver percorso circa 1600 metri. Il luogo è ricordato nel 1369 come romitaggio. L’attuale edificio sembra risalire alla seconda metà del 1400. Nel XV secolo, era meta di processioni per invocare la protezione sui campi da gelate, brinate e parassiti. L'abside poligonale conserva due finestre gotiche in arenaria, mentre sulla parete meridionale sono visibili tracce di una grande Ultima cena affrescata. Giambattista Ghezzi di Faedo fu l'ultimo eremita di San Giorgio. II romitorio fu soppresso dalla legge emanata da Giuseppe II nel 1782. La chiesa è stata restaurata nell’estate del 1984. Si prosegue su di un’ agevole strada leggermente in salita che conduce all’abitato di Palù di Giovo. Qui è possibile visitare la chiesa parrocchiale realizzata a fino ‘800. Della vecchia chiesa è rimasta la Madonna di Loreto, presente sull’altare laterale a sinistra. All’uscita della chiesa giriamo a sinistra e proseguiamo per strada asfaltata. Poco più avanti pieghiamo a destra e scendiamo al cimitero del paese. Lo costeggiamo e quindi scendiamo per attraversare la SS612 su una passerella e raggiungere il centro abitato di Verla di Giovo. Interessante fare una visita al centro storico e alla chiesetta della Madonna dell’Aiuto (detta anche di Sant’Antonio). L’altare ligneo è di Giacomo Antonio Morandini da Predazzo (1698-1749). L’altare a sinistra, probabilmente dello stesso autore riporta un dipinto di don Martino Gabrielli di Moena (1681-1747). Riprendiamo il cammino a ritroso ma questa volta seguiamo la strada interpoderale (asfaltata) che corre parallela alla SS612 (direzione Lavis) per ritornare al punto di partenza. Quando il cammino scende verso l’Avisio prendiamo per una stradina che raggiunge due abitazioni lunga la SS612 e di qui, sul marciapiede entriamo a Mosana. All’uscita di Mosana (sulla curva sinistrorsa) saliamo per stradine nel paese e dopo un sottopasso percorriamo una strada sterrata in direzione Ovest che ci riporta sul sentiero “della Rosa”. Ora non ci resta che tornare sulla strada percorsa nel mattino con l’accortezza di deviare dalla chiesa di San Giorgio (evitiamo la salita) e raggiungiamo la SS612 e di qui l’auto lasciata nel parcheggio.
Tour Galerie
Tour Karte und Höhenprofil
Minimale Höhe 458 m
Maximale Höhe 613 m
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Per arrivare i Val di Cembra si percorre la SS612 da Lavis, abitato che si trova subito a nord di Trento. Per evitare il centro uscire dalla A22 a Trento nord. Di qui prendere la circonvallazione nuova che porta alla rotonda da cui diparte la SS612
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