Altopiani di Rosetta - Riviera di Manna, alla ricerca del lago di Manna, ora purtroppo esiste solo nel periodo del disgelo. L'escursione di due giorni è molto panoramica e spettacolare oltrechè impegnativa per la lunghezza del percorso. La risalita nella Valle delle Comelle presenta ben dieci punti attrezzati seppur facili. ( almeno un cordino e moschettone).
Inizio a a Gares, presso Il parcheggio gratuito della Capanna Cima Comelle, seguendo la stradina che porta per la dx orografica del Pian delle Giare ad imboccare il sentiero n.704 che passando sotto alla spettacolare cascata delle Comelle porta con tratti attrezzati sino al superiore Orrido delle Comelle. (ore 1 dal Park) Si attraversa la gola sul ponticello con corda metallica e si salgono le due scale metalliche di fianco alla scrosciante cascata ed oltre per sentiero attrezzato con funi metalliche.Con una spettacolare uscita con scala di ferro da un buco in caverna di roccia ed alcuni tratti attrezzati si esce sul Piano delle Comelle dove subito si lascia a dx un masso dove è indicato il bivio per il Viaz del Bus. Il piano non va seguito per le ghiaie, ma per un sentierino ben battuto che si ritrova sempre sulla sx orografica, nel verde, che talvolta devia per qualche metro sul greto del torrente.Alla fine del piano, sulla destra salendo, il sentiero sale e supera il tratto attrezzato delle 'Lasteghe' sulla carta 'Lasta Moia', cinquanta metri di salde funi metalliche, oltre il quale troviamo un bivio (ore 1.30 dall'orrido delle Comelle - deviazione per il soprastante sent. 703 ) si prende a sud verso l'alta Val delle Comelle. Attraversato un nevaio che rimane sino ad estate inoltrata si risale un ghiaione e si supera su roccette un passaggio attrezzato che porta ad una crestina molto aerea. Da qui ancora si traversa con corde fisse per cengia ghiaiosa e si oltrepassa il torrente (questo è il punto dove l'acqua fuoriesce dalle ghiaie superiori) portandosi sulla dx orografica dove un tratto orrizzontale attrezzato fa rimontare la stretta gola facendoci giungere al Pian dei Cantoni: bivio per il sentiero n. 703 per le Farangole e rif. Mulaz.(ore 1.15 dal bivio precedente) Da qui, seguendo le indicazioni per il rif. Rosetta, arriva al rifugio per buon sentiero in circa 1 ora.
Dislivello mt.1300 - ore 4-5 - Acqua alla traversata attrezzata quota m.2257
Alla riviera di Manna dal Rif. Rosetta
Dal rifugio si seguono le indicazioni del sent. n.707-709 per la Fradusta, dopo circa 20 minuti una tabella segnaletica indica il bivio per passo Canali sent. n.707 a sx e si seguono i segni su roccia in leggera discesa. (NB: il tipo di percorso su terreno roccioso richiede attenzione continua agli ometti ed ai segni sulla roccia) Si prosegue ancora per circa 15 min. sino ad un pulpito m.2590 -ometti - dove il percorso scende decisamente per una quarantina di metri e risale poi per sentiero a serpentine su terreno ghiaioso e pista molto evidente. Risaliti una cinquantina di metri (15 min. dal pulpito) dove il tracciato sale pressochè rettilineo per una dorsale (ometti) alla quota m.2640 si abbandona il sentiero puntando a nord sino ad una sponda rocciosa dalla quale verso Nord-Ovest si intravede l'alveo fangoso dove vi era il Lago di Manna. A vista oppure con l'uso del GPS si raggiunge l'alveo scendendo per terreno roccioso in lieve pendenza e poi dal lago si risale la forcellina ghiaiosa più alta verso sud-ovest (ometto) dalla quale per facili balze di roccia che ricordano appunto le scogliere marine, puntando a sud ovest con un saliscendi si raggiuge nuovamente il pulpito roccioso di quota m.2590 dove si riprende il sentiero segnato per il ritorno.(bellissimo panorama sulla soprastante Fradusta e ghiacciaio.
Saliscendi per m. 300 circa - tour di ore 2.00 circa - da non fare con la nebbia senza GPS con traccia.(Queste 'buse' sono il luogo dove nel periodo invernale si toccano temperature anche di -40 °C !)
Ritorno a Gares:
Il ritorno a Gares viene fatto per il percorso più comodo, (anche per mountainbike) il sentiero n.756 (bellissima strada militare della prima guerra) sino alla forc. Antemarucol, poi si segue il sent. n. 761 - spettacolare e scavato nella roccia ci porta dapprima al bivio del sent. n.776 (acqua) e quindi ai prati di Campo Boaro (ricovero in legno). Da quì cala come pista forestale sino alla Casera di Campigàt. (Acqua). Dalla Casera si oltrepassa la costa e sempre per sentiero n.761 si ritorna a Gares.
Ore 2.30 dal rif. Rosetta -
Va infine detto che per arrivare al rifugio Rosetta ci si può avvalere della funivia omonima che porta a quota m. 2630 a circa 15 minuti dal rifugio.
Cartografia TABACCO 1:25000 GPS-UTM Nr.022-Pale di San Martino
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