Questo percorso prende il nome da Raimondo che intorno agli anni '40 aprì la via nella roccia attrezzandola con una scala. Non era una iniziativa ma una necessità  poiché, come guardiano della centrale, ogni giorno doveva scendere dal paese di Dovena per recarsi al lavoro. Si parte dal parcheggio che si incontra a nord dell’abitato di Fondo seguendo l’indicazione del lago Smeraldo. Si prende il sentiero numero  522. Si passa sotto la strada che porta al passo Palade quindi si  scende attraverso il bosco fino in fondo alla valle del Rio Novella. Si costeggia il corso d’acqua in direzione Nord fino alla centrale idroelettrica. Si attraversa il Novella sul ponte quindi si segue il corso d’acqua nella direzione opposta (sud) fino ad arrivare ai piedi della  grande roccia. (E’ in progetto la realizzazione di un ponte tibetano che congiunga le due sponde per evitare questo percorso tortuoso. Ora il sentiero risale verso la roccia poi con tratti esposti e una scala si supera il baratro per entrare nel bosco fino al paese di Dovena. Superate le prime case si gira a sinistra e si percorre la strada (prima asfaltata e poi sterrata) che attraversa i meleti. Arrivati al margine del bosco si segue la strada a destra che costeggia un grande cantiere per opere idroelettriche. Ora arriviamo alla strada forestale “Valli” che scende di nuovo nella forra del Novella per raggiungere l’abitato di Tret. Attraversiamo un ponte di legno quindi si risale su un sentiero prima molto ripido poi più dolce costeggiando una serie di muretti a secco. Al bivio si può deviare a sinistra per scendere ancora nella forra e osservare con stupore la cascata di Tret. Altrimenti di sale a destra per raggiungere in una decina di minuti l’abitato di Tret. Ora percorriamo la strada asfaltata in direzione Fondo ma superato  il Maso dal Topa si continua per poche centinaia di metri sulla strada carrozzabile per deviare a destra  sulla “Strada vecla per Fondo” ora trasformata in ciclabile. Si continua a camminare al limite della forra ripercorrendo, dall’alto, il tragitto fatto all’inizio della escursione. Dopo aver attraversato la statale si va in direzione delle vecchie colonie ATM di Milano (ora in fase di ristrutturazione) e quindi si scende al parcheggio di lago Smeraldo per recuperare il mezzo. Tutto il percorso richiede circa sei ore di cammino.