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Dati tecnici

Lunghezza34,5 km Dislivello2154 m Discesa876 m Durata2 Giorni 0 h Data23.10.2018
Valutazioni Autore Paesaggio Divertimento Condizione Tecnica

Statistica

873 Visualizzazioni Valutazioni 68 Download Media
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Percorso impegnativo sia per lunghezza dell'escursione sia per la presenza di due tratti attrezzati che richiedono assenza di vertigini, passo fermo e dotazioni di imbrago, casco e set da ferrata. Partenza dal parcheggio sopra il paese di Andalo (parcheggio del Parco Naturale Adamello Brenta detto Val Biole) dove lasciamo la macchina. In marcia in direzione del locale “la Pineta” dove prendiamo a sinistra (leggera discesa) per il pianoro Pradel (1320 m) (da Molveno è raggiungibile grazie alla funivia). Passando accanto alla stazione della funivia seguiamo le indicazioni per il sentiero SAT 340 che ci condurrà al Rifugio Croz dell’Altissimo (1430 m.s.l.m). Il primo tratto del sentiero c è abbastanza pianeggiante (a volte anche in discesa) e si addentra nel bosco per poi divenire un sentiero scavato nella roccia che offre bellissimi scorci panoramici e che si sviluppa a picco sulla Valle delle Seghe. Dopo 1h e 30 minuti circa si arriva al Rifugio Croz dell’Altissimo situato sotto le pareti dell’omonima cima. Continuiamo sempre lungo il sentiero 340 che in questo tratto attraversa la Valle delle Seghe e del Rio Massodi. Dopo circa 30 minuti raggiungiamo il Rifugio Selvata. Lasciato il rifugio, ora ci dirigiamo sul sentiero SAT 319 verso la nostra destinazione finale: il Rifugio Pedrotti. Il primo tratto è un sentiero a zig-zag che risale un ghiaione, finito il ghiaione il nostro percorso prosegue su dei gradoni rocciosi dove nelle vicinanze scorrono le rinfrescanti acque del Rio Massodi. Continuando la risalita, a quota 1986 incontriamo la baita Massodi, da dove si vede il Rifugio Pedrotti, fate attenzione perché le distanze sono ingannevoli, infatti il Rifugio sembra vicino, ma non lo è, infatti ci vorrà un’altra ora e 30 minuti circa per raggiungerlo. Dopo un tratto leggermente pianeggiante riprende la salita che ci condurrà prima al Rifugio Tosa (2439m) e poi al Rifugio Pedrotti (2491 m). Dopo il riposo notturno si parte di buon mattino per il sentiero Osvaldo Orsi (n.303) fino ad arrivare alla Busa degli Armi dove è indicato il bivio bivio per la ferrata Spellini (dedicata alla guida alpina di Molveno, prematuramente scomparsa, per decenni gestore del Rifugio Croz Altissimo). Dalla Busa degli Armi, sul sentiero con numerose serpentine arriviamo alla parete sud della Cima degli Armi Bassa. Qui partono le attrezzature che consentono di superare un balzo di circa 180 metri. Esse consistono in corde metalliche e una serie di numerose scale che comportano l'uso di una certa forza muscolare data la loro verticalità. La difficoltà complessiva è da ritenersi media, forse superiore alle Bocchette Centrali, anche se il tratto attrezzato è assai più breve. In questa zona è facile osservare i camosci al pascolo. Arrivata alla Bocca degli Armi. Di qui inizia il percorso spettacolare delle Bocchette centrali che percorrendo una ardita cengia aggira il Campanil Basso per poi scendere alla Bocca di Brenta che riporta al rifugio Pedrotti tramite il sentiero n. 318A. Ora non resta che riposare per tornare ad Andalo per lo stresso tracciato di salita (4 ore di cammino).

Galleria itinerari

Mappa itinerario e altimetria

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Altezza minima 1238 m Altezza massima 2849 m Vista dettagliata

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bonani
Membro dal 2012

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Arriviamo ad Andalo uscendo dall’autostrada A22 al casello di San Michele all’Adige. Alla rotonda imbocchiamo la strada per Mezzolombardo che superiamo seguendo le indicazioni Andalo – Valle di Non. Alla strettoia della Rocchetta appena dopo il breve tunnel prendere a sinistra in direzione Spormaggiore – Andalo. Si sale con vari tornanti per arrivare in circa mezzora all’abitato di Andalo. Proseguire per pochi chilometri in direzione del parcheggio Val Biole

Tracce GPS

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Itinerario: Bocchette centrali
Tipo: Via ferrata
Lunghezza: 34,5 km
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Durata:
Giorni/Diurni
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Minuti
Valutazione: Paesaggio Divertimento Condizione Tecnica