Punto di partenza è la malga Vallazza, appensaa sotto il passo Valles. Sulla sinistra della malga un cartello indica la direzione da seguire: si imbocca pertanto una vecchia carrareccia militare italiana che sale dapprima nel rado bosco, per poi uscirne definitivamente sbucando in un’ampia radura nei pressi di un ruscelletto, che si costeggerà per un poco. Il panorama si allarga e se dietro, imponentissime, sono le Pale di San Martino.
Si continua per alcuni tornanti della vecchia carrareccia militare, una valletta e poi il percorso diventa più pianeggiante. Arrivati a un piccolo passo erboso il cartello indica di andare s sinistra ma per evitare di perdere quota passando per il lago, si può tagliare fuori sentiero direttamente verso la cima. A guidarci sulla pietraia ci saranno alcuni “ometti” lasciati dai vari escursionisti molto utili per procedere quando cala la nebbia. A questo punto si scorge le vetta meridionale della montagna segnata da una croce rustica avvolta da filo spinato. Per raggiungere la vera cima continuare in direzione nord su tracce di sentiero indicate dai soliti segni bianco-rossi. Piegando dunque a sinistra in direzione della cima, sempre per rocce e ciuffi d’erba, si trovano resti di trinceramenti e opere belliche varie per raggiungere l’amplissimo spiazzo erboso della vetta della Cima di Juribrutto (2697 m). Il panorama è vasto e circolare, e tutto intorno impressionano i resti di ricoveri, trincee e baraccamenti, testimoni dell’intensa storia di questa angolo di montagne. Per scendere torniamo sui nostri passi, imbocchiamo la sottostante valle che piega a destra per raggiungere la “forcela grana” come dicono i ladini. Qui siamo alla Forcella di Juribrutto ed al Bivacco Juribrutto (solo una tettoia con panche). Ora scendiamo per sentiero ben segnato lungo l'immissario del lago sottostante che per ora non si vede ancora. Lentamente la valle si apre e appare verso sinistra il lago. E' consigliabile tenersi sulla parte sinistra del lago (versante nord) per riguadagnare la forcella erbosa da dove avevamo abbandonato il sentiero. Ora non resta che scendere lungo la carrareccia militare alla Malga Vallazza.
Fotogalerie van de tocht
Kaart en hoogteprofiel van de tocht
Minimumhoogte 1916 m
Maximale hoogte 2744 m
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Per arrivare al Passo Valles e quindi alla malga Vallazza ci sono varie possibilità.
Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Si risale la valle fino a Predazzo (1011 m, 37 km da Egna-Ora), dove si svolta a destra per risalire la pittoresca Val Travignolo. Superato Bellamonte, si oltrepassa il grande bacino artificiale (Lago di Paneveggio) e si raggiunge l'abitato di Paneveggio (1515 m, 13 km da Predazzo). Dopo la stazione forestale di Paneveggio prendere il bivio per passo Valles. In vista del passo si trova sulla sinistra Malga Vallazza.
Da Pian di Vedoia (uscita della A27 Mestre-Belluno) si raggiunge Belluno e poi Feltre (42 km da Pian di Vedoia), da dove si risale interamente la lunga Val Cismòn fino al Passo Rolle (56 km da Feltre). Si scende quindi in Val Travignolo fino a Paneveggio (1515 m, 8 km dal Passo Rolle). Prima di arrivare a Paneveggio prendere a destra il bivio per passo Valles. In vista del passo si trova sulla sinistra Malga Vallazza.
Chi si trova in Val del Biois dopo falcade sale in direzione del passo San Pellegrino. Dopo pochi chilometri prendere la deviazione per passo Valles. Arrivati al passo scendere per pochi tornanti per trovare la Malga Vallazza sulla destra.
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