Percorso storico sull’altopiano di Asiago. Il punto di riferimento è il paese di Roana da dove si prosegue con l’auto per Mezzaselva. Nel centro del paese, dopo la chiesa, si gira a destra imboccando una strada in salita. Continuiamo sul percorso asfaltato, tralasciamo il bivio per il centro elioterapico e proseguiamo per circa quattro chilometri fino alla Casara di Campovecchio (m.1.600) che si trova un po' discosta sulla sinistra.
Dal parcheggio, sul lato opposto della malga, prendere il sentiero n.820 che, seguendo la vecchia strada militare, inizia a salire dolcemente nel bosco. Superiamo la località Croce del Civello poi seguendo la strada puntiamo alla Malga Quarti di Verena quindi la strada si inoltra nel bosco dove diventa un sentiero che punta dritto alla cresta della montagna. A destra, in poche decine di minuti è possibile visitare il punto dove era situata la batteria Rossapoan. Noi proseguiamo a sinistra e arriviamo al forte Verena che è situato proprio sulla cima (m.2015) Il forte merita un'accurata visita e la lettura delle numerose tabella descrittive che sono presenti. L'opera faceva parte dello Sbarramento Agno-Assa, III settore - Asiago; la costruzione in sé dava l'idea di un forte robusto e ben difeso, ma in realtà fu costruito in tempi molto brevi e con materiali scadenti (basti pensare che fu utilizzato il ferro di carriole e posateria come metallo per armare il cemento del forte, con conseguenti risultati negativi sulla robustezza).Dopo aver decretato l'entrata in guerra del Regio Esercito italiano, (sparò il primo colpo il 24 maggio 1915 a sigillo l'ingresso dell'Italia in guerra) nelle prime due settimane di guerra il Verena, coadiuvato da una batteria di mortai da 280 mm piazzati sulla vicina cima Civello, bombardò indisturbato le fortezze austroungariche forte Verle, forte Campo Luserna e forte Vezzena, provocando gravi danni. Per eliminare questo pericoloso antagonista - soprannominato il "dominatore dell'altopiano" - gli austro-ungarici il 12 giugno 1915, neanche 20 giorni dopo l'inizio del conflitto, un colpo da 305 a scoppio ritardato perforò la corazza ed esplose all'interno della polveriera uccidendo il comandante Umberto Trucchetti, due sottotenenti e 43 uomini.
Dalla postazione di vetta si gode un ampio panorama verso l'altopiano, la Val d'Assa e il Portule. Poco discosto dal forte, sul versante sud, è situato il rifugio Verena, aperto in estate e durante la stagione sciistica. La discesa più rapida è quella lungo la pista da sci che porta direttamente alla stazione di partenza degli impianti (albergo – rifugio Verenetta). Di qui lungo la strada si raggiunge il parcheggio della Casara di Campovecchio.
Dal parcheggio, sul lato opposto della malga, prendere il sentiero n.820 che, seguendo la vecchia strada militare, inizia a salire dolcemente nel bosco. Superiamo la località Croce del Civello poi seguendo la strada puntiamo alla Malga Quarti di Verena quindi la strada si inoltra nel bosco dove diventa un sentiero che punta dritto alla cresta della montagna. A destra, in poche decine di minuti è possibile visitare il punto dove era situata la batteria Rossapoan. Noi proseguiamo a sinistra e arriviamo al forte Verena che è situato proprio sulla cima (m.2015) Il forte merita un'accurata visita e la lettura delle numerose tabella descrittive che sono presenti. L'opera faceva parte dello Sbarramento Agno-Assa, III settore - Asiago; la costruzione in sé dava l'idea di un forte robusto e ben difeso, ma in realtà fu costruito in tempi molto brevi e con materiali scadenti (basti pensare che fu utilizzato il ferro di carriole e posateria come metallo per armare il cemento del forte, con conseguenti risultati negativi sulla robustezza).Dopo aver decretato l'entrata in guerra del Regio Esercito italiano, (sparò il primo colpo il 24 maggio 1915 a sigillo l'ingresso dell'Italia in guerra) nelle prime due settimane di guerra il Verena, coadiuvato da una batteria di mortai da 280 mm piazzati sulla vicina cima Civello, bombardò indisturbato le fortezze austroungariche forte Verle, forte Campo Luserna e forte Vezzena, provocando gravi danni. Per eliminare questo pericoloso antagonista - soprannominato il "dominatore dell'altopiano" - gli austro-ungarici il 12 giugno 1915, neanche 20 giorni dopo l'inizio del conflitto, un colpo da 305 a scoppio ritardato perforò la corazza ed esplose all'interno della polveriera uccidendo il comandante Umberto Trucchetti, due sottotenenti e 43 uomini.
Dalla postazione di vetta si gode un ampio panorama verso l'altopiano, la Val d'Assa e il Portule. Poco discosto dal forte, sul versante sud, è situato il rifugio Verena, aperto in estate e durante la stagione sciistica. La discesa più rapida è quella lungo la pista da sci che porta direttamente alla stazione di partenza degli impianti (albergo – rifugio Verenetta). Di qui lungo la strada si raggiunge il parcheggio della Casara di Campovecchio.
Fotogalerie van de tocht
Kaart en hoogteprofiel van de tocht
Minimumhoogte 99999 m
Maximale hoogte -99999 m
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Per chi proviene da Vicenza la strada da percorrere è la SS53 in direzione Ospedaletto e quindi imboccare l’autostrada della Valdastico in direzione Piovene Rocchette. Questa è appunto l’uscita utile alla nostra destinazione. Seguendo la SP49 o “strada del Costo” in direzione Treschè – Conca si arriva ad Asiago e quindi alla vicina Roana.
Per chi percorre l’autostrada A22 uscire a Trento Nord e imboccare la SS47 della Valsugana quindi seguire le indicazioni Lavarone e Vezzena quindi la SS49 che vi porterà sull’altopiano di Asiago.
Per chi percorre l’autostrada A22 uscire a Trento Nord e imboccare la SS47 della Valsugana quindi seguire le indicazioni Lavarone e Vezzena quindi la SS49 che vi porterà sull’altopiano di Asiago.
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