Breve escursione in Val di Stava, laterale della Val di Fiemme. Si tratta di una vallata purtroppo conosciuta per il crollo dei bacini della miniera di Prestavel avvenuto il 19 luglio 1985. Un evento tragico che provocò la morte di 268 persone. A distanza di anni un sentiero sale dal centro dell’abitato di Tesero e costeggia il rio Stava fino al luogo dove è stato creato il centro di documentazione del grave incidente minerario. Di qui poi si può tornare passando per l’osservatorio astronomico degli astrofili di Fiemme. Si parte dalla piazza principale (piazza Cesare Battisti) per poi seguire via Roma e arrivare sul ponte romano. Si tratta di un ponte in pietra realizzato nel 1809 in sostituzione di un vecchio ponte, molto diverso da quello attuale. Ora proseguiamo per via Molini dove un tempo esistevano un nutrito numero di piccole botteghe artigianali mosse dalla forza dell’acqua (mulini, falegnamerie, segherie, fucine…). Saliamo per un ampio sentiero, attraversiamo un ponticello di legno per passare sulla riva sinistra. Ogni tanto esiste un cartello esplicativo che prende in esame un elemento del percorso. In circa un’ora arriviamo al Centro Stava 1985 visitabile con orari da trovare sul sito https://www.stava1985.it/. Ora scendiamo di un centinaio di metri per imboccare il ponticello di legno segnato da un cartello rappresentante il Sole. Qui inizia l’avvicinamento all’osservatorio astronomico. Passiamo quindi sull’altra sponda e proseguiamo per un bel sentiero che attraversa radure e parte di bosco formato anche da alberi “storici”. Arriviamo così al piccolo osservatorio astronomico della Val di Fiemme situato in località Zanon, a circa 1200 metri. La struttura, pensata e concepita per la divulgazione dell'astronomia a livello didattico e per gli appassionati. E’ gestita dal Gruppo Astrofili locale con l'obbiettivo di avvicinare più persone possibili alle meraviglie dell'Universo. E' dotata di una cupola mobile all'avanguardia, di una sala conferenze e di un modernissimo planetario. Ora non ci resta che scendere a valle e riprendere il sentiero seguito all’andata per tornare da dove siamo partiti.