Una volta erano dei sistemi irrigui che convogliavano l’acqua proveniente dalle montagne verso le zone più aride al fine di irrigarle. Oggi i sentieri delle rogge sono itinerari escursionistici molto apprezzati poiché affrontano dislivelli minimi e regalano vedute spettacolari sui borghi e le montagne dei dintorni. Noi abbiamo raggiunto la roggia di Marlengo (Marlinger Waalweg) partendo da Lana di Sopra dalla stazione a valle della funivia per Monte San Vigilio. Si percorre via Villa poi prendiamo a sinistra via Raffein (in salita) che ci porta all’imbocco della roggia che ora non presenta alcun dislivello ma il percorso è piano anche se ristretto (dare la precedenza nei punti dove il sentiero non permette il passaggio di due persone). Il percorso è situato a mezza costa ed è percorribile quasi tutto l’anno. Trasporta acqua da aprile a novembre e rimane asciutto soltanto nei mesi più freddi. Uno dei periodi migliori per percorrere il sentiero della roggia di Marlengo è la primavera durante la fioritura dei meli e dei ciliegi che si abbelliscono di innumerevoli fiori dai colori pastello. Ma anche l’autunno cattura gli sguardi con i suoi colori caldi che avvolgono prati e boschi in tante sfumature di giallo. Con i suoi 12 chilometri di lunghezza la roggia di Marlengo è la più lunga dell’Alto Adige. Noi però l’abbiamo percorsa solo per circa cinque chilometri arrivando fino alla località di Waalheim. Di qui siamo tornati al punto di partenza. Domina il percorso il Castel Monteleone, simbolo del paese di Cermes. Il maniero è stato eretto nel XIII dai Signori di Marlengo. Nel 1426 la proprietà è passata alla famiglia von Fuchs. Nel XVI, XVII e XVIII secolo è stato ampliato e vanta numerose stanze magnificamente arredate. Oggi Castel Monteleone (Schloss Lebenberg) è una delle tenute signorili in proprietà privata più grandi dell'Alto Adige: la famiglia Cornelius van Rossem, che possiede Castel Monteleone dal 1925. E’ accessibile al pubblico durante i mesi estivi.