Dal parcheggio attraversare il ponte e imboccare sulla destra la strada asfaltata che conduce in paese e di seguito seguire le indicazioni per Scuol. Senza mai lasciare la larga strada in buona parte sterrata che costeggia il fiume, si arriva in prossimità di Scuol, visibile sul lato opposto della valle. Ora su larga strada asfaltata, si comincia a salire lungo una serie di tornanti in direzione San Jon, per poi proseguire perso S-Charl. Prima parte di questo lungo giro e ingresso in valle, in ombreggiato bosco, poi di seguito un breve tratto pianeggiante e discendente. Nuovamente un breve tratto in salita e di seguito lungo una larga carrareccia sterrata ma con pendenza appena accennata si arriva al paese. (Approssimative 2 ore, per questo primo tratto di percorso da Sur En a S-Charl.) dove qui finisce la parte pedalabile con facilità. In corrispondenza della caratteristica fonte d’acqua, sormontata su di uno stelo da un piccolo orso scolpito in legno, si riprende a salire in direzione dell’Alpe Sesvenna e Passo Sesvenna. All’inizio la salita è in buona parte pedalabile fino nelle prossimità dell’alpe, di seguito è un susseguirsi di tratti a piedi senza spallare la bike e tratti pedalabili. Fino alla quota approssimativa di 2520 si procede con queste caratteristiche, lungo un marcato sentiero privo di difficoltà di rilievo e senza pericoli. Dalla quota 2520 alla quota 2650, strappo deciso verso il colle con bike tutta sulle spalle. (in questo tratto è possibile trovare con facilità ancora neve sul sentiero anche in estate avanzata). In questa occasione, trovata solo per un breve tratto in prossimità del colle. Dal colle al passo la progressione torna facile, con uno splendido colpo d’occhio sul ghiacciaio e cima Sevenna. Da S-Charl al passo ore 3,30 ( dopo una salita da Sur En al passo, di approssimativi 27 Km. e un dislivello di 1750, finalmente si lascia alle spalle la parte più impegnativa di questo splendido giro. La soddisfazione e il piacere di questa sfida con me stesso, accorgermi che questa grande passione mi coinvolge ancora come all’inizio è un nuovo stimolo per proseguire ancora. Ora non mi resta che godermi questo splendido scenario e godermi la lunga discesa a valle.
DISCESA.
Prima parte della discesa, con una splendida panoramica sui due laghi sottostanti, molto divertente e in buona parte ciclabile. ( anche in questo caso con la possibile presenza ancora di chiazze di neve, facilmente aggirabili. Lasciato alle spalle questo tratto discretamente ciclabile, la parte restante che conduce al rifugio Sesvenna è in buona parte solo da percorre a piedi. Il rifugio è visibile solo alla fine di questa prima parte della discesa. Se al passo una sosta è più che naturale, al rifugio direi è d’obbligo. Dal rifugio, per largo sentiero si risale per un brevissimo tratto fino al Passo di Slingia. Da qui si riprende a scendere a valle lungo un’ampia vallata e lungo un divertente e sinuoso sentiero ciclabile. Le sorprese però non mancano. Dopo questo lungo tratto iniziale, spazioso, ampio, di grande respiro, improvvisamente ci si trova davanti ad un sbarramento roccioso, impressionante a prima vista. Il pensiero! Da dove adesso passo! Lungo una gola profonda, dove scorre il torrente in basso, ma molto in basso, compresso tra due maestose pareti rocciose a picco sopra la testa, un sentiero scavato nella roccia da percorrere in buona parte a piedi, si continua questa discesa a valle. Un tratto che non ti aspetti così impressionante, dove anche un solo raggio di sole stenta a penetrarvi. All’uscita di questa gola, il paesaggio cambia come d’incanto. Il sole sulla valle sottostante verdeggiante e il sentiero che torna percorribile in tutta sicurezza e facilità, ancora una volta ti fa capire lo splendore e la bellezza di questo itinerario, da tempo desiderato e ora finalmente la soddisfazione di averlo fatto. Ora per largo sentiero nel bosco e di seguito, lungo un’ampia e scorrevolissimo sterrato si scende a valle arrivando senza più risalite al punto di partenza.
NOTA AGGIUNTIVA
Questo itinerario proposto è una mia scelta personale che ho preferito al giro classico, senza dubbio più ciclabile, non paragonabile a questo percorso sotto ogni aspetto, che vi vado a descrivere sommariamente e a mio avviso da percorrere preferibilmente in due giorni.
Sur En – S-Charl – Pass Da Costainas – Val Monastero – Valcava – Santa Maria – Mustair – Tubre – Ponte di Calva – Laudes – Malles – Burgusio – Slingià – Rif. Sesvenna – Sur En.
Rif. Sesvenna 0039 0473830234 per eventuale pernottamento.
ACCESSO
Da Como a Lecco, poi superstrada per Colico e di seguito prendere la direzione San Moritz. Continuare il lungo viaggio in direzione Sernez. Giunti in questa località, proseguire verso Scuol. Senza entrare in centro, procedere ancora per qualche chilometro, fino ad imboccare sulla destra la stradina che scende a Sur En, punto di partenza e arrivo di questo spettacolare giro. Possibilità di parcheggio all’ingresso del ponte in legno. Lungo viaggio di approssimativi 210 Km. in ore 3,30.
Doc. Top. Cartine Svizzere n. 249 – 259
Giro ad anello di Km. 43,500
Dislivello salita m. 1800. Dislivello discesa m. 1800
DESCRIZIONE TRACCIATO
Dal parcheggio, attraversare il ponte e imboccare sulla destra la strada asfaltata che conduce in paese e di seguito seguire le indicazioni per Scuol. Senza mai lasciare la larga strada in buona parte sterrata che costeggia il fiume, si arriva in prossimità di Scuol, visibile sul lato opposto della valle. Ora su larga strada asfaltata, si comincia a salire lungo una serie di tornanti in direzione San Jon, per poi proseguire perso S-Charl. Prima parte di questo lungo giro e ingresso in valle, in ombreggiato bosco, poi di seguito un breve tratto pianeggiante e discendente. Nuovamente un breve tratto in salita e di seguito lungo una larga carrareccia sterrata ma con pendenza appena accennata si arriva al paese. (Approssimative 2 ore, per questo primo tratto di percorso da Sur En a S-Charl.) dove qui finisce la parte pedalabile con facilità. In corrispondenza della caratteristica fonte d’acqua, sorvegliata da un piccolo orso scolpito in legno, si riprende a salire in direzione dell’Alpe Sesvenna e Passo Sesvenna. All’inizio la salita è in buona parte pedalabile fino nelle prossimità dell’alpe, di seguito è un susseguirsi di tratti a piedi senza spallare la bike e tratti pedalabili. Fino alla quota approssimativa di 2520 si procede con queste caratteristiche, lungo un marcato sentiero privo di difficoltà di rilievo e senza pericoli. Dalla quota 2520 alla quota 2650, strappo deciso verso il colle con bike tutta sulle spalle. (in questo tratto è possibile trovare con facilità ancora neve sul sentiero anche in estate avanzata). In questa occasione, trovata solo per un breve tratto in prossimità del colle. Dal colle al passo la progressione torna facile, con uno splendido colpo d’occhio sul ghiacciaio del Sesvenna. Da S-Charl al passo ore 3,30, e finisce qui tutto il tratto di salita di questo lungo spettacolare giro. Ora non resta che godersi questo splendido scenario e poi la lunga discesa a valle.
DISCESA.
Prima parte della discesa, con una splendida panoramica sui due laghi sottostanti, molto divertente e in buona parte ciclabile. ( anche in questo caso con la possibile presenza ancora di chiazze di neve, facilmente aggirabili. Lasciato alle spalle questo tratto discretamente ciclabile, la parte restante che conduce al Rifugio Sesvenna è in buona parte solo da percorre a piedi. Il rifugio è visibile solo alla fine di questa prima parte della discesa. Se al passo una sosta è più che naturale, al rifugio direi è d’obbligo. Dal rifugio, per largo sentiero si risale per un brevissimo tratto fino al Passo di Slingia. Da qui si riprende a scendere a valle lungo un’ampia vallata zizzagando lungo un sentiero ben ciclabile. Le sorprese però non mancano. Dopo questo lungo tratto iniziale, spazioso, ampio, di grande respiro, improvvisamente ci si trova davanti ad un sbarramento roccioso, impressionante a prima vista. Il pensiero! Da dove adesso passo! Lungo una gola profonda, dove scorre il torrente in basso, ma molto in basso, compresso tra due maestose pareti rocciose a picco sopra la testa, un sentiero scavato nella roccia da percorrere in buona parte a piedi, si continua questa discesa a valle. Un tratto che non ti aspetti così impressionante, dove anche un solo raggio di sole stenta a penetrarvi. All’uscita di questa gola, il paesaggio cambia come d’incanto. Il sole sulla valle sottostante verdeggiante e il sentiero che torna percorribile in tutta sicurezza e facilità, ancora una volta ti fa capire lo splendore e la bellezza di questo itinerario, da tempo desiderato e ora finalmente la soddisfazione di averlo fatto. Ora per largo sentiero nel bosco e di seguito, lungo un’ampio e scorrevolissimo sterrato si scende a valle arrivando senza più risalite al punto di partenza.
NOTA AGGIUNTIVA
Questo itinerario proposto è una mia scelta personale che ho preferito al giro classico, senza dubbio più ciclabile, non paragonabile a questo percorso sotto ogni aspetto, che vi vado a descrivere sommariamente e a mio avviso da percorrere preferibilmente in due giorni.
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Da Como a Lecco, poi superstrada per Colico e di seguito prendere la direzione San Moritz. Continuare il lungo viaggio in direzione Sernez. Giunti in questa località, proseguire verso Scuol. Senza entrare in centro, procedere ancora per qualche chilometro, fino ad imboccare sulla destra la stradina che scende a Sur En, punto di partenza e arrivo di questo spettacolare giro. Possibilità di parcheggio all’ingresso del ponte in legno. Lungo viaggio di approssimativi 210 Km. in ore 3,30.
Doc. Top. Cartine Svizzere n. 249 – 259
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