L'Alta Via della Valmalenco è un percorso escursionistico in quota costituito da 8 tappe per circa 110 km, che alla fine riporta al punto di partenza, oppure si può spezzare in mini Alte Vie di soli 2 o 3 giorni. C'è un itinerario principale o delle varianti che uniscono i più importanti rifugi della Valmalenco. Durante il tragitto si toccano i punti maggiormente significativi e panoramici della valle: la conca di Chiareggio, il lago Palù, il vallone dello Scerscen, le dighe di Campo Moro e di Campo Gera. Nel fantastico panorama tra pascoli, alpeggi, laghi, boschi, cave e valichi si possono ammirare i maestosi ghiacciai del Disgrazia, del Bernina e dello Scalino. L' Alta Via richiede un discreto sforzo fisico e una buona preparazione. Ci sono infatti alcuni tratti che non devono essere affrontati con superficialità, ma con un equipaggiamento da montagna. Prudenza e attenzione sono comunque qualità richieste a tutti. Le difficoltà maggiore si hanno il sesto giorno nel quale vi è l'attraversamento della Vedretta di Caspoggio (m 2983) tra i rifugi Marinelli e Bignami. L'allenamento è comunque consigliato per le tappe più impegnative. Siccome si toccano quote attorno ai 3.000 metri l'Alta Via risulta effettuabile solo nei mesi estivi.
1ª TAPPA: Ciappanico (Torre S. Maria) – Piasci - Rif. Cometti – Rifugio Bosio Galli
Tappa di avvicinamento che porta alle pendici del gruppo del Disgrazia.
2ª TAPPA:Rifugio Bosio Galli – Alpe Mastabbia – Alpe Giumellino – Alpe Pirlo Alpe Pradaccio – Passo Ventina – Alpe Ventina (Rifugi Gerli-Porro e Ventina)
Tappa molto lunga, più come sviluppo che come dislivello, limitato alla risalita, per altro ripida e faticosa, della Val Sassersa. Tappa straordinariamente varia e suggestiva, nonché ricca di spunti di interesse etnografico e naturalistico.
3ª TAPPA: Rifugio Gerli-Porro – Forbicina Rifugio del Grande Camerini – Chiareggio
Tappa di estremo interesse per la grandiosità dell'ambiente naturale in cui si svolge e per le caratteristiche geologico-petrografiche della zona.
4ª TAPPA: Chiareggio – Rifugio Longoni – Alpe Sasso Nero- Rifugio Palù
Tappa di trasferimento che consente di portarsi dal cuore del Gruppo del Disgrazia alle pendici di quello del Bernina
5ª TAPPA: Rifugio Palù –Rifugio Scerscen – Alpe Musella - Rifugio Carate Brianza - Rifugio Marinelli Bombardieri
La tappa che permette di entrare nel cuore del gruppo del Bernina, la vetta più alta delle Alpi Centrali, in una zona caratterizzata da un grandioso sviluppo di ghiacciai, facendo sosta in uno dei più importanti e conosciuti rifugi delle Alpi.
6ª TAPPA: Rifugio Marinelli Bombardieri – Rifugio Bignami (attraverso il Passo Marinelli Orientale, la Bocchetta di Caspoggio o la Forcella di Fellaria)
E' la tappa più breve dell'Alta Via che dà la possibilità di riposarsi delle fatiche precedenti e nello stesso tempo di godere più a lungo del maestoso paesaggio circostante.
7ª TAPPA: Rifugio Bignami - Diga di Gera – Val Poschiavina – Passo di Campagneda – Rifugio Cristina
Tappa di interesse naturalistico – ambientale che comporta, tra l'altro, la risalita della Val Poschiavina, una delle valli più suggestive della Valmalenco, e nell'ultima parte l'attraversamento dei pascoli d'alta quota di Campagneda – Prabello
8ª TAPPA: Rifugio Cristina – Alpe Acquanera – Piazzo Cavalli Torre Santa Maria (o Caspoggio)
E' la tappa conclusiva dell'Alta Via che permette di ritornare nei principali paesi di fondovalle con un percorso quanto mai remunerativo, soprattutto per il grandioso panorama che man mano abbraccia gran parte del giro effettuato.
Further information at
http://www.sentieridivalmalenco.it/home.jsp?idrub=252galéria trás
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