La valle si raggiunge da San Lorenzo in Banale, seguendo una stretta strada asfaltata che, in circa 3 km, conduce ad un parcheggio presso il Ristoro Dolomiti di Brenta, dove si lascia la macchina. L’itinerario di salita segue il sentiero SAT 325, che sale lungo la ripida strada cementata di fondovalle, con una sola digressione per condurre attraverso il pascolo dell’ex Malga Laon, oggi abbandonata. Risaliti sulla via carrabile si continua a seguirla chiusi da strapiombanti pareti rocciose, circa 500 m dopo il Ponte di Brocca il sentiero piega a sinistra ed
inizia a risalire il versante boscato con una serie di tornanti, per sbucare nel pascolo di Malga Senaso di Sotto: monticata con bestiame bovino e caprino vi si possono trovare degli ottimi formaggio, burro e ricotta. L’alpeggio, posizionato su una sorta di terrazzo, pare sospeso sulla profonda forra e offre una vista impareggiabile sulla corona di monti e pascoli che caratterizza la testata della valle. Dalla malga l’itinerario prosegue, sempre su sentiero SAT 325, su una mulattiera pianeggiante che conduce fra i larici alla strada cementata abbandonata in precedenza. Si prosegue in salita lungo la carrozzabile per raggiungere il Rifugio Cacciatore.
Nei dintorni del rifugio è consigliata una visita al “cimitero dei fossili” dove è possibile osservare fossili di megalodonti, sorta di “vongole giganti” vissute circa 195 milioni di anni fa. Dal Rifugio Cacciatore il sentiero SAT 325 prosegue per il Rifugio Agostini, affascinante digressione nel cuore delle Dolomiti, fra ghiaioni e rupi strapiombanti, consigliata ai più allenati. L’itinerario prosegue invece lungo la strada che sale alla malga Prato di Sopra, sentiero SAT 325B, per abbandonarla a monte della malga e imboccare il sentiero SAT 351 che si snoda scendendo dolcemente lungo il versante in sinistra orografica della valle, fra piccole praterie, mughete, larici e ghiaioni, dove non è raro avvistare qualche fagiano di monte o camoscio. Dopo un ultimo passaggio su un ghiaione si incontra il sentiero SAT 351B che sale da destra che si seguirà
in discesa. Prima di imboccarlo tuttavia si consiglia di proseguire in piano per circa 15 minuti fino a raggiungere malga Ben, un posto incantato chiuso fra ripidi prati ai piedi del monte Ghéz. Dopo una sosta si ritorna al bivio per scendere lungo un’antica mulattiera al Pont de Paride, dal quale si rientra al parcheggio seguendo la strada di fondovalle.L’itinerario proposto è impegnativo e di certo non adatto a tutti, tuttavia per chi non possedesse l’adeguato allenamento è possibile ricorrere al servizio di taxi su jeep che dal parcheggio di fondovalle porta al Rifugio Cacciatore, dal quale è possibile effettuare escursioni alle malghe succitate o al Rifugio Agostini o più semplicemente sostare ad ammirare lo splendido panorama.
inizia a risalire il versante boscato con una serie di tornanti, per sbucare nel pascolo di Malga Senaso di Sotto: monticata con bestiame bovino e caprino vi si possono trovare degli ottimi formaggio, burro e ricotta. L’alpeggio, posizionato su una sorta di terrazzo, pare sospeso sulla profonda forra e offre una vista impareggiabile sulla corona di monti e pascoli che caratterizza la testata della valle. Dalla malga l’itinerario prosegue, sempre su sentiero SAT 325, su una mulattiera pianeggiante che conduce fra i larici alla strada cementata abbandonata in precedenza. Si prosegue in salita lungo la carrozzabile per raggiungere il Rifugio Cacciatore.
Nei dintorni del rifugio è consigliata una visita al “cimitero dei fossili” dove è possibile osservare fossili di megalodonti, sorta di “vongole giganti” vissute circa 195 milioni di anni fa. Dal Rifugio Cacciatore il sentiero SAT 325 prosegue per il Rifugio Agostini, affascinante digressione nel cuore delle Dolomiti, fra ghiaioni e rupi strapiombanti, consigliata ai più allenati. L’itinerario prosegue invece lungo la strada che sale alla malga Prato di Sopra, sentiero SAT 325B, per abbandonarla a monte della malga e imboccare il sentiero SAT 351 che si snoda scendendo dolcemente lungo il versante in sinistra orografica della valle, fra piccole praterie, mughete, larici e ghiaioni, dove non è raro avvistare qualche fagiano di monte o camoscio. Dopo un ultimo passaggio su un ghiaione si incontra il sentiero SAT 351B che sale da destra che si seguirà
in discesa. Prima di imboccarlo tuttavia si consiglia di proseguire in piano per circa 15 minuti fino a raggiungere malga Ben, un posto incantato chiuso fra ripidi prati ai piedi del monte Ghéz. Dopo una sosta si ritorna al bivio per scendere lungo un’antica mulattiera al Pont de Paride, dal quale si rientra al parcheggio seguendo la strada di fondovalle.L’itinerario proposto è impegnativo e di certo non adatto a tutti, tuttavia per chi non possedesse l’adeguato allenamento è possibile ricorrere al servizio di taxi su jeep che dal parcheggio di fondovalle porta al Rifugio Cacciatore, dal quale è possibile effettuare escursioni alle malghe succitate o al Rifugio Agostini o più semplicemente sostare ad ammirare lo splendido panorama.
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