Partiamo dalla piccola frazione di Penia a quota 1474 metri a circa 2,5 chilometri da Moena alle pendici del gruppo del Latemar. Qui troviamo la chiesetta di San Giovanni Nepomuceno costruita dalla famiglia Donei tra il 1729 e il 1732, in segno di ringraziamento per una scampata alluvione. All'interno della piccola chiesetta sono esposti alcuni dipinti settecenteschi realizzati dal sacerdote moenese don Martino Gabrielli (1681-1747).

Prendiamo la strada che attraversa il grande prato in direzione nord per agganciare il sentiero numero 521 che percorre nel primo tratto un’ampia strada forestale. Di qui saliamo lungo il sentiero ben segnato da bandierine bianco – rosse e da paletti che riportano lo stesso segnale bicolore. Arrivati di nuovo sulla strada forestale prendiamo a sinistra e subito risaliamo la rampa (segnalazione da paletto e da tronchi delimitatori). Ora dobbiamo affrontare una dura salita privata dalla copertura boschiva dopo la tempesta Vaia. Il sentiero sale per tornanti fino ad arrivare a una piccola zona boscata (Val del Car) dove è possibile prendere fiato. Si continua per sentiero che supera ancora i tronchi del bosco devastato dalla tempesta di vento. Ora lasciamo il rado bosco per salire in un piccola valle erbosa. Sulla sinistra è visibile un piccolo rifugio (Baita Sas da Ciamp) utile per proteggersi da un improvviso temporale. Continuiamo a salire fino ad arrivare in forcella (Forcella Peniola 2150 metri). Ora andiamo a destra salendo ancora per una decina di minuti. Eccoci in vetta alla quota di 2265 metri. Di qui si gode una splendida vista sull’abitato di Moena e sulla Val San Pellegrino.

Dopo una meritata sosta siamo rientrati per lo stesso tracciato